Ultima modifica: 24 Novembre 2020

Dal Forteguerri i futuri studenti di Medicina

Il classico si aggiudica la “Curvatura Biomedica”

Il Forteguerri è tra i licei classici che da questo anno scolastico attiveranno il progetto di potenziamento-orientamento “Biologia con curvatura biomedica”, promosso dal MIUR insieme alla Federazione Nazionale dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri. Si tratta di una sperimentazione che prelude all’istituzione di un nuovo ordinamento: il liceo classico con opzione biomedica.

Il progetto è nato alcuni anni fa da una felice intuizione del liceo “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria e si sta rivelando particolarmente efficace. In base ai dati offerti dal Ministero, infatti, il 78% degli studenti che hanno completato il percorso sono riusciti a superare il test di accesso alla facoltà di Medicina. L’obiettivo è quello di far diventare il liceo con opzione biomedica un canale diretto di accesso ai corsi di laurea del settore medico-sanitario.

Lunedì scorso Anna Maria Corretti, la Dirigente del Forteguerri, ha siglato l’accordo con il Presidente dell’Ordine dei Medici di Pistoia, dott. Beppino Montalti, che si ritiene molto soddisfatto e afferma: “Occorre motivare i futuri studenti di Medicina, prepararli al mestiere più bello del mondo, attraverso un percorso di orientamento e formazione che permetta di superare i limiti dell’attuale test di ammissione, ponendo un argine alla dispersione”.

È il dottor Paolo Petrocelli, referente dell’Ordine presso il liceo classico, a illustrare, in concreto, lo svolgimento del percorso: a partire dalla classe terza, si terrà una lezione a settimana; si alterneranno “sedute” teoriche, tenute da docenti di scienze, a incontri – di natura più esperienziale – svolti da specialisti selezionati dall’Ordine dei Medici. Il dottor Petrocelli spiega che “gli studenti verranno anche portati a visitare laboratori di analisi, sale operatorie, studi odontoiatrici, discutendo casi concreti – pur non vedendo mai direttamente i pazienti, ma solo le relative documentazioni – e traducendo in esperienza diretta gli argomenti studiati in forma teorica”. Gli allievi dovranno effettuare delle prove in itinere che saranno inviate da Reggio Calabria, omogenee per tutto il territorio nazionale.

Posto in questi termini, il corso offre agli studenti la concreta possibilità di affrontare con maggior successo tutte le Facoltà dell’area medico-sanitaria. Ma, osservando con attenzione il progetto ministeriale e considerando anche quanto sia stato caldeggiato dall’Ordine dei Medici, è necessario e opportuno precisare che il corso non è finalizzato solo a potenziare competenze in ambito scientifico per il superamento del test; ha invece anche uno scopo di orientamento che aiuta gli alunni a riflettere sulle proprie attitudini, sulla propria predisposizione a esercitare, un giorno, la preziosa e delicatissima professione di medico. Essa, infatti, non è per tutti. Necessita, è vero, di qualificata e rigorosa preparazione scientifica. Ma questo non basta. Il medico è prima di tutto un uomo, nel senso che è tenuto a tirare fuori – ogni giorno, quando lavora – la sua più profonda humanitas, la sua capacità di relazionarsi empaticamente con l’altro. La cultura umanistica che il liceo classico fornisce si accompagna tradizionalmente alla figura del medico, permettendogli  di aprire i suoi orizzonti, di spalancare le porte dell’animo ad altri mondi, ad altre realtà , a tutto ciò che è “fuori da lui”.

La Dirigente, dott.ssa Anna Maria Corretti, insieme al dott. Petrocelli e dott. Montalti.