Ultima modifica: 24 Novembre 2020

Inaugurato il nuovo Laboratorio di Biologia: il Forteguerri si afferma come Polo scientifico

Un passo molto importante per la svolta biomedica

Lunedì 28 Ottobre,  alle ore 17, presso il Liceo “N. Forteguerri” è stato inaugurato il nuovo Laboratorio di Biologia,  realizzato grazie al cofinanziamento della Fondazione CARIPIT.  

Il Laboratorio è  dotato di 14 microscopi trinoculari,  di  banchi attrezzati con 28 postazioni di lavoro e lo schermo Touch Screen per la fruizione collettiva delle immagini ingrandite provenienti da ciascun microscopio, oltre a una serie di strumenti specifici ad  alta e raffinata tecnologia: un investimento di circa 44 mila euro.

Con  tale progetto, il Liceo Forteguerri completa il proprio Polo scientifico, che già si compone dei laboratori di Chimica, di Fisica e dell’aula ad anfiteatro per la lezione collettiva multimediale.

Da che cosa scaturisce l’idea di potenziare il Forteguerri in area scientifica, tanto da renderlo una vera e propria eccellenza, considerato che il nostro liceo, da secoli, è per natura orientato verso lo studio del pensiero e della complessità dell’animo umano?  Scaturisce dalla   ferma  convinzione che la cultura umanistica e la formazione scientifica si compenetrano profondamente e risultano fortemente complementari per offrire una educazione integrale della persona. Se riflettiamo, per esempio , su come da tradizione è strutturato il liceo classico, non possiamo che avere conferme in tal senso. Accanto alle ore di latino e greco, di storia e filosofia, si poteva notare -anche qualche decennio fa- un importante ‘monte orario’ in area scientifica. Una analoga considerazione può essere fatta per il “vecchio” Istituto Magistrale, di cui il liceo delle Scienze Umane è diretto erede. In tal senso afferma la Dirigente del Forteguerri, Dott.ssa Anna Maria Corretti, che introduce la serata: «Il nuovo laboratorio di biologia e microscopia  offrirà alle studentesse e agli studenti del nostro Istituto strumenti all’avanguardia per affrontare lo studio delle discipline scientifiche, nella consapevolezza che la formazione liceale non può e non deve essere settoriale. L’obiettivo perseguito dalla nostra scuola è infatti quello di favorire negli allievi la maturazione di personalità culturali complesse, in cui il sapere umanistico si compenetra armonicamente con quello scientifico, lasciando a ciascuno la massima libertà di intraprendere, dopo il diploma, il percorso di studi che troverà più congeniale». Dello stesso avviso la Delegata della Fondazione Caripit, prof.ssa Paola Bellandi, che afferma: «Condivido pienamente quanto detto dalla Preside: la cultura non è fatta di barriere e la ricerca scientifica non può prescindere dalla riflessione etica o dalla consapevolezza della centralità dell’essere umano. La Fondazione Cassa di Risparmio, che qui rappresento, è sempre disponibile a offrire il suo supporto a iniziative che consentano di offrire alle giovani generazioni gli strumenti per affrontare il proprio futuro con determinazione e spirito di iniziativa».

Oggi esiste una ragione ancor più urgente per la creazione di un laboratorio così all’avanguardia: la  sperimentazione della curvatura biomedica. Infatti il laboratorio, oltre a orientare l’apprendimento delle materie scientifiche verso le competenze chiave di cittadinanza europea, a incentrare le attività proposte sulla soluzione di problemi, mediante investigazioni dirette,  migliorando la partecipazione e la motivazione degli studenti, si adatta perfettamente alle attività della “curvatura” che prevede molte esperienze laboratoriali. Il dottor Petrocelli, referente  dell’Ordine dei Medici presso il nostro liceo, presente alla serata, esprime il suo vivo apprezzamento per l’inaugurazione di questo nuovo laboratorio: « Esso viene a coincidere con l’avvio della collaborazione tra il liceo Forteguerri e l’Ordine dei Medici di Pistoia nell’ambito del progetto ministeriale della curvatura biomedica, proposta quale percorso di potenziamento e orientamento per i licei classici e scientifici. A tale iniziativa ho personalmente aderito con grande entusiasmo, nella speranza di riavvicinare i giovani alla professione medica, offrendo loro la motivazione e le informazioni necessarie per intraprendere un percorso di studi senz’altro arduo, ma che alla fine consente di esercitare il mestiere più bello del mondo».

Articolo La Nazione

Articolo Il Tirreno

Articolo Gonews

Articolo Report Pistoia

Articolo Valdinievole oggi